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domenica 3 ottobre 2010

Il ciclamino

Verso un nuovo-vecchio inizio, la  costante guida di mio nonno Nicolino.IL CICLAMINO
E’ UN PALLIDO FIORETTO
CHE TEME I GELI E IL SOLE , E SI NASCONDE
VOLENTIERI TRA I CESPUGLI ,
O SULL’ERBOSE SPONDE
D’UN TERSO RUSCELLETTO ,IL CICLAMINO
UN Dì SULL’ERTO SCOGLIO
D’UN ECCELSA MONTAGNA IO LO TROVAI,
E MITE CONTRAPPOSTO ERA ALL’ORGOGLIO
DI QUELLE PIANTE ANNOSE
LA SUA PARVENZA UMILE
E IL SUO COLOR SIMILE
ALLE MESTE D’AUTUNNO ULTIME ROSE .
QUANDO SU QUEI DIRUPI
PREPOTENTE SIGNORE INFURIA IL VENTO,
E ALL’URTO VIOLENTO
SCROSCIANO I RAMI,STRIDONO LE SELVE ,
FUGGONO I MONTANARI E I CACCIATORI,
SI SPARAN GLI AUGELLI
E LE TIMIDE BELVE,
PUR TRANQUILLO E NON VISTO QUEI FIORI,
TRA LA NATIVA ERBETTA ,
IL CICLAMINO ASPETTA CHE TORNINO LE QUETE AURE SERENE ;
COSì L’IMPETUOSA BUFERA CHE CONTRASTA ALL’ALTE CIME ,L’UMILTà NON OFFENDE OVE EI RIPOSA.
NELLA VITA SOVENTE AVVIEN CHE LA FORTEZZA
D’UN GRACIL PETTO è DONO,
E PUò LA GENTILEZZA INNOCENTE E PIEGHEVOLE,
VINCER TALVOLTA DURE BATTAGLIE
IN CUI SCONFITTA è LA
BALDANZA STOLTA.
(ALINDA BONACCI BRUNAMONTI)

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