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domenica 28 agosto 2011

SE ALL'IMPROVVISO

Raramente mi esprimo con riflessioni personali,ma una serie di letture in questo periodo di "forzata" immobilità,mi ha indotta ad andare con occhi estranei a ricordi di una guerra,la Seconda Mondiale,che non vissuta, mi è stata raccontata,spiegata,pianta,rielaborata  tra amarezze  e  piccole gioie di fattura impressionista,brevi e icastiche come haiku,pesanti e tragiche come lo sfollare e il trasportare materassi in capo.
All'improvviso l'angoscia  di questo pensiero: se scoppiasse da noi,in Italia,una guerra,se, in un batter d'ali,  non vi fosse neanche  un surrogato di istruzione pubblica,NON VI SAREBBERO MAESTRI,NESSUNO SAPREBBE INSEGNARE,IL POPOLO PERIREBBE NELL'IGNORANZA O PER IL DISSANGUAMENTO DEGLI ULTIMI DENARI ELARGITI A PSEUDO-INSEGNANTI.
MADRI E  FIGLI A MENDICARE UN MAESTRO?
ME LO AUGURO E  SE ANCHE ACCADESSE NON HO ALTRA NITIDA IMMAGINE CHE QUELLA DI UNO SGUARDO ALLIBITO  SU DI UN VOLTO  CHE  SI AGGIRA,GIRANDOSI IRRITATO NEL MENDICARE  BEN  ALTRO,AD ESEMPIO, PANE, ACQUA,FACEBOOK E SESSO.

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